Negli anni, mi è capitato di aiutare i miei clienti, giovani coppie di sposi, nell’arredare anche la loro nuova casa.
Vuoi perché si instaura un rapporto di grande empatia durante la lunga progettazione e organizzazione di un matrimonio, e vuoi perché quando decidono di scegliermi come loro wedding planner, fondamentalmente gli piace il mio gusto e il mio stile.
Arredare una casa nuova è semplice, ma la difficoltà nasce quando bisogna dare un nuovo look ad una casa già arredata e, soprattutto, abitata.
Come riorganizzare gli spazi senza rinunciare agli spazi stessi?
Beh! Io l’ho fatto nella mia, con 3 figli ed un marito che sarebbe voluto scappare subito.
Lasciate che vi spieghi…
Ho un appartamento piccolo ma in centro, dove viviamo in 5. Quindi gli spazi per me sono fondamentali e, soprattutto, devono essere sfruttati al massimo.
Mi piace ricevere in casa, organizzare cene e, da buona wedding planner, cambiare mise en place in continuazione.
Ho tanti servizi di piatti, bicchieri, posate e tovagliati, ma lo spazio è sempre quello.
Allora mi sono riorganizzata e “inventata gli spazi”.
Dunque, come fare?
Prima di tutto bisogna capire cosa veramente è inutile tenere in casa, cosa non ci piace e cosa vorremmo lasciare.
Iniziamo con tutto quello che è superfluo, tutto ciò di cui possiamo fare a meno. Ad esempio souvenir di viaggi di poco valore, bomboniere poco utili, oggetti rotti: insomma, eliminare tutto ciò che è di troppo!
Capire poi cosa vogliamo tenere: mobili antichi o di un certo valore, oggetti pregiati, ricordi importanti. E se questi possono essere restaurati cambiando, per esempio, colore.
A questo punto, ho comprato delle riviste per la casa, le ho sfogliate almeno un paio di volte e poi ho messo una X su ciò che più mi piaceva.
A cosa serve questo? A capire se riuscite ad essere coerenti, se su tutto ciò che vi piace troverete un unico stile.
Lo stile che io ho scelto è l’industriale, con colori caldi, tra i marroni fondenti e il toffee, e con una punta di canna da zucchero, ma anche un bel grigio ardesia.
Una volta capito il genere si passa ai colori, sia per le pareti che per gli accessori (cuscini, quadri, coperte o poltrone). Se avete, per esempio, una poltrona che vi piace molto e non volete disfarvene, allora potete partire da quel colore.
La cosa più importante è cercare di trovare un giusto equilibrio tra il colore del pavimento e il colore degli infissi (perché naturalmente quelli non li cambieremo). Scegliere, poi, il colore per le pareti che si addice di più allo stile che desiderate.
Date un tocco energico, anche con un parato (magari solo su una parete) per non appesantire la stanza.
Io per esempio ho usato un parato urban con fondo grigio chiaro in una libreria a vista che da bianca l’ho pitturata in grigio ardesia.
Il sofà, i cuscini e i plaid (perché il plaid deve esserci sempre in una casa) li ho presi nei colori del tabacco, toffee e cioccolato e li ho miscelati con un tavolo e una console in legno grezzo.
Ho aggiunto poi accessori che legano molto con lo stile industriale.
Il risultato? Lo vedete nelle foto del prima e dopo!
Badate bene, non è detto che per tutta la casa ci debba essere lo stesso colore per le pareti, l’importante è non trovarsi con stili differenti.